Abbiamo un'idea per una nuova app. e vogliamo svilupparla, il quesito è: - è possibile proteggere (...

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Quesito risolto:
Abbiamo un'idea per una nuova app. e vogliamo svilupparla, il quesito è:
- è possibile proteggere (tipo brevetto internazionale) l'idea e/o l'app. che verrà sviluppata per evitare che altri la copino o realizzino qualcosa di simile ?
- dovendo affrontare dei costi per svilupparla, trovando chi è disposto a finanziare l'affare, che tipo di società dovremo creare e come possiamo avere una quota maggioritaria con minore capitale investito?
- è possibile accedere a finanziamenti agevolati o simili? e se si quali e come?
In attesa di Vs/ riscontro ringrazio e porgo distinti saluti.


Inviato: 3555 giorni fa
Materia: Verifiche e accertamenti
Pubblicato il: 04/08/2014

expert
Il Professionista ha risposto: 3554 giorni fa
Analisi dei quesiti posti
-) E' possibile proteggere l'app.
Sicuramente è possibile proteggere l'app. mediante un brevetto sia nazionale che internazionale.
L'app. per essere brevettata deve consistere in una soluzione nuova e innovativa in risposta a un problema tecnico.
L'invenzione può fare riferimento alla creazione di un congegno, prodotto, metodo o procedimento completamente nuovo o può semplicemente rappresentare un miglioramento di un dato prodotto o procedimento già esistente.
Pertanto possono essere oggetto di brevetto le invenzioni nuove, che implicano un'attività inventiva e che sono atte ad avere un'applicazione industriale.
Una invenzione per essere brevettabile deve possedere i requisiti della novità e della industrialità.
Novità - Secondo l'art. -- CPI l'invenzione non deve essere già compresa nello stato della tecnica; ove per stato della tecnica si intende tutto ciò che è stato reso accessibile al pubblico, in Italia o all'estero, prima della data del deposito della domanda di brevetto mediante descrizione scritta od orale, una utilizzazione o un qualsiasi altro mezzo. Ad esempio, se un'invenzione identica a quella oggetto della domanda di brevetto è già stata realizzata da un terzo, ma mai divulgata, sarà possibile procedere ugualmente al deposito della domanda; se, invece, quest'ultimo l'ha già esposta in una fiera, l'altrui invenzione non potrà più essere considerata nuova. Allo stesso modo, la pubblicazione dell'invenzione in un giornale scientifico, la relativa presentazione in una conferenza, l'utilizzo in ambito commerciale, l'esposizione in un catalogo costituiscono atti in grado di annullare la novità dell'invenzione e, quindi, di renderla non brevettabile (e ciò anche nel caso che la predivulgazione sia opera dello stesso autore dell'innovazione). È pertanto importante impedire la rivelazione accidentale delle invenzioni prima di depositare una domanda di brevetto e — laddove sia necessario comunicare a terzi informazioni confidenziali inerenti a tale invenzione — far sottoscrivere a questi ultimi accordi di segretezza appositamente predisposti che li obblighino a non divulgare le predette informazioni in maniera non autorizzata.
Inoltre l'art. -- CPI precisa che un'invenzione implica un'attività inventiva quando, per una persona esperta in quel particolare campo tecnologico, non risulta in modo evidente dallo stato della tecnica. Il requisito della non ovvietà intende assicurare che i brevetti siano concessi solo a risultati oggetto di un processo inventivo o creativo e non a processi che una persona, con ordinaria abilità nel campo tecnologico relativo, potrebbe facilmente dedurre da quanto già esiste. Esempi di una insufficiente attività inventiva, secondo quanto statuito dalle Corti di giustizia di diversi Paesi, sono: il mero cambio di un'unità di misura, il rendere un prodotto portatile, la sostituzione e il cambiamento di un materiale, la sostituzione di una parte con un'altra avente ugual funzionamento. Come pure è stata reputata non brevettabile l'applicazione di una precedente invenzione a un campo diverso da quello in cui l'invenzione originaria è stata concepita, poiché il tecnico medio del settore avrebbe potuto arrivare senza difficoltà alla soluzione tecnica proposta dal secondo brevetto. Può essere brevettata, viceversa, l'invenzione di una combinazione che applichi una formula nota a un processo anch'esso noto, sempre però che ne derivi un quid novi, consistente in un progresso dello stato della tecnica.

Industrialità — Secondo l'art. -- CPI, un'invenzione è considerata atta ad avere un'applicazione industriale se il suo oggetto può essere fabbricato o utilizzato in qualsiasi genere di industria, compresa quella agricola. Un'invenzione non può pertanto essere un semplice processo intellettuale, ma deve essere producibile, utile e in grado di generare effetti pratici. Per essere brevettabile, deve poter essere oggetto di utilizzazione industriale, ove il termine “industriale” è qui inteso nel suo più ampio significato, come un qualcosa di distinto dall'attività puramente estetica o speculativa.

Conclusioni
Dal veloce colloquio telefonica sembra di capire che l'innovazione presenta i su indicati requisiti di novità ed industrialità, pertanto tecnicamente è brevettabile sia in Italia che all'estero.
Inoltre si mette in evidenza che Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) — Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi - ha promosso un articolato programma di azioni e strumenti volto ad incentivare, mediante sostegni economici, la brevettazione di invenzioni di carattere tecnologico.
In particolare Invitalia, per conto del MISE, sostiene lo sviluppo della strategia nazionale in tema di proprietà industriale e brevettuale, attraverso agevolazioni finanziarie per incrementare il numero delle domande di brevetto, tutelare la proprietà industriale, favorire la valorizzazione economica dei brevetti delle micro, piccole e medie imprese (PMI), favorendo lo sviluppo di una strategia della loro capacità competitiva.
Il Programma “Brevetti+” si articola in due linee di intervento:
. Premi per la brevettazione
Per incrementare il numero di domande di brevetto nazionale e l'estensione di brevetti nazionali all'estero;
. Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti
Per potenziare la capacità competitiva delle imprese attraverso la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato

-) dovendo affrontare dei costi per svilupparla, trovando chi è disposto a finanziare l'affare, che tipo di società dovremo creare e come possiamo avere una quota maggioritaria con minore capitale investito?
In questi casi si consiglia assolutamente di costituire una srl inizialmente; successivamente si potrà trasformare la srl in spa.
Gli strumenti tecnici societari per ottenere la maggioranza del capitale sociale della società sono i seguenti:
Ipotesi A)
-) Costituire la società srl con capitale sociale di euro --.--- sottoscritto solo dai soci inventori;
-) Procedere quindi al brevetto della invenzione che risulta “intestata” alla società fin dall'origine. In questo modo si evitano i costi della perizia di conferimento della applicazione nella srl. Infatti nel caso di conferimento di “beni” diversi dal denaro in una srl è necessaria la perizia di un esperto che attribuisca un valore al bene conferito
-) Ingresso nella società dei soci finanziatori i quali acquisiscono una partecipazione minoritaria nella stessa, ma effettuano un “versamento in conto capitale” nelle casse sociali. Tale versamento rappresenta una somma che resta acquisita definitivamente dalla società che, pertanto, non è obbligata a restituirla
Ipotesi B)
-) Gli inventori procedono al brevetto della invenzione
-) Gli stessi costituiscono la società srl conferendo nella società l'invenzione;
-) In questo caso, come detto, necessaria la perizia di un esperto che attribuisca un valore al bene/invenzione conferito
-) Ingresso nella società dei soci finanziatori i quali acquisiscono una partecipazione minoritaria nella stessa, ma effettuano un “versamento in conto capitale” nelle casse sociali. Tale versamento rappresenta una somma che resta acquisita definitivamente dalla società che, pertanto, non è obbligata a restituirla.
In entrambi i casi è assolutamente importante che tra i soci inventori ed i soci finanziatori venga sottoscritto un patto parasociale che regola in modo preciso i rapporti societari; quindi, ad esempio, a chi spetta l'amministrazione della società, il finanziamento complessivo che verrà versato dai soci finanziatori nella società e la tempistica, il potere dei soci finanziatori di intervenire nella gestione, ecc..

-) è possibile accedere a finanziamenti agevolati o simili? e se si quali e come?
Esiste un organismo chiamato Invitalia, appartenente al MISE, che è deputato ad aiutare le neo imprese a svilupparsi e soprattutto a ricevere finanziamenti.
In particolare si segnalano le misure Smart&Start.
Smart&Start è la misura destinata a progetti imprenditoriali a carattere fortemente innovativo, promossi da nuove imprese ubicate nel Mezzogiorno.
>> SMART prevede contributi a copertura dei costi di gestione dei primi anni di attività, per le nuove imprese ubicate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e Comuni del Cratere Sismico Aquilano, che propongono modelli di business innovativi sotto il profilo organizzativo o produttivo, oppure orientati a raggiungere nuovi mercati o a intercettare nuovi fabbisogni.
>> START prevede contributi a sostegno delle spese di investimento iniziali, per le nuove imprese ubicate in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Comuni del Cratere Sismico Aquilano che intendono operare nell'economia digitale e/o valorizzare economicamente i risultati della ricerca, pubblica e privata.
I due incentivi — Smart e Start — sono cumulabili,fino ad un massimo di ---.--- euro per ogni impresa beneficiaria.
Per richiedere le agevolazioni non è necessario aver già costituito la società: possono accedere a Smart&Start anche “team” di persone fisiche in possesso di una business idea. La costituzione della nuova società sarà richiesta solo dopo l'approvazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.
Importante
Smart&Start non è un bando: le domande verranno esaminate secondo l'ordine cronologico di invio, non è prevista una graduatoria, né una data ultima per la loro presentazione.
Resto a disposizione per chiarimenti

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