Buongiorno, ho ## anni, ex dipendente e ho appena chiuso una partita iva, per inattività, con data r...

Attenzione: ogni consulenza viene modificata per rendere irriconoscibile l’autore

Quesito risolto:
Buongiorno, ho ## anni, ex dipendente e ho appena chiuso una partita iva, per inattività, con data retroattiva al ##/##/####. Necessito di una consulenza per aprire un'attività di servizi professionali (non iscritto ad albi od ordini) nei regimi minimi, con codice #. Nello specifico Ricerche Genealogiche (da svolgere fisicamente in Italia) con invio dei risultati esclusivamente per via telematica e sopratutto verso cienti Extra- UE.

#) Secondo le norme in vigore, esattamente quali sono gli oneri fiscali dei regimi minimi?

#) Il codice #, generico ma che esplicita di fatto quella che sarà la mia attività, mi permette di far rientrare qualsiasi altra attività complementare ad essa, se giustificata?

#) IMPORTANTE - Dato che la vendita è messa a disposizione del destinatario in forma digitale, dovrebbe essere considerato, per l'appunto, prestazione di servizio e non cessione di bene tangibile. Pertanto, non rientrando nell'art.#, comma ##, numero # della lettera a), L. n. ###/####, (vale a dire cessioni all'esportazione ed operazioni assimilate), dovrei rientrare nei requisiti dei regimi minimi e potrei fatturare tranquillamente anche all'estero (soprattutto Extra-UE). ?

#) Leggo che, in regime dei minimi, si possono dedurre al ##% le spese a uso promiscuo (auto/cellulare/computer). Nel caso dell’auto, posso egualmente avere queste deduzioni, avendola in comodato?

#) Nei regimi minimi il fatturato non dovrebbe superare i ##.### Euro annui. Sono previste eccezioni e in caso affermativo, quali sono gli oneri fiscali (o le aliquote) per il superamento di detto tetto? Ci sono sanzioni?

#) Recentemente ho svolto delle prestazioni occasionali verso un Istituto e sono stato pagato con la ritenuta d’acconto (con codice fiscale). Se avrò la partita iva ai regimi minimi, posso continuare ad utilizzare la formula della ritenuta d’acconto con il codice fiscale o dovrò dare il numero di partita iva, fatturando senza iva? (oppure?)

Rimango in attesa di un vostro riscontro e del preventivo per la consulenza ai miei quesiti di cui sopra. Se la consulenza dovesse comportare un preventivo per me troppo oneroso, sarebbe comunque sufficiente avere una consulenza per il quesito n. #.

Grazie

Cordiali Saluti


Inviato: 3621 giorni fa
Materia: Verifiche e accertamenti
Pubblicato il: 30/06/2014

expert
Il Professionista ha risposto: 3616 giorni fa

Domanda

Secondo le norme in vigore, esattamente quali sono gli oneri fiscali dei regimi minimi?

Risposta

Chi aderisce al regime dei minimi paga (al posto di Ires, Iva, Irap e addizionali) un’imposta sostitutiva del #% sul reddito calcolato come differenza tra ricavi o compensi e spese sostenute, comprese le plusvalenze e le minusvalenze dei beni relativi all’impresa o alla professione.

Il reddito si determina applicando il principio di cassa, che comporta un’immediata e integrale rilevanza dei costi, anche quelli inerenti i beni strumentali.

Dal reddito si possono dedurre per intero i contributi previdenziali, compresi quelli corrisposti per i collaboratori dell’impresa familiare fiscalmente a carico e quelli per i collaboratori non a carico, ma per i quali il titolare non ha esercitato il diritto di rivalsa.

E’ ammessa la compensazione di perdite riportate da anni precedenti.

Le perdite fiscali successive possono essere portate in diminuzione dal reddito conseguito nei periodi d´imposta seguenti, ma non oltre il quinto.

I contribuenti a cui si applica il regime dei minimi sono esonerati dagli adempimenti ai fini Iva: niente versamenti, di----zioni, comunicazioni, tenuta e conservazione dei registri.

Le fatture devono essere emesse senza l’addebito dell’Iva; inoltre, l’Iva pagata sugli acquisti non è detraibile e, pertanto, si trasforma in un costo deducibile dal reddito.

I contribuenti a cui si applica il regime dei minimi sono esclusi dall’applicazione degli studi di settore

E’ previsto l’esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili.

Restano obbligatorie soltanto:

• la numerazione e la conservazione delle fatture d’acquisto e delle bollette doganali

• la certificazione dei corrispettivi

• la conservazione dei documenti emessi e ricevuti

• l’integrazione delle fatture di acquisto intracomunitario o in regime di reverse charge



Domanda

Il codice #, generico ma che esplicita di fatto quella che sarà la mia attività, mi permette di far rientrare qualsiasi altra attività complementare ad essa, se giustificata?

Risposta

Lei potrà svolgere, oltre alla attività principale, solo le attività meramente accessorie alla attività principale. Per rispondere il modo preciso è necessario sapere quali sono queste attività accessorie.



Domanda

#) IMPORTANTE - Dato che la vendita è messa a disposizione del destinatario in forma digitale, dovrebbe essere considerato, per l'appunto, prestazione di servizio e non cessione di bene tangibile. Pertanto, non rientrando nell'art.#, comma ##, numero # della lettera a), L. n. ###/####, (vale a dire cessioni all'esportazione ed operazioni assimilate), dovrei rientrare nei requisiti dei regimi minimi e potrei fatturare tranquillamente anche all'estero (soprattutto Extra-UE). ? #) Leggo che, in regime dei minimi, si possono dedurre al ##% le spese a uso promiscuo (auto/cellulare/computer). Nel caso dell’auto, posso egualmente avere queste deduzioni, avendola in comodato



Risposta

Rientrano nel regime dei “minimi” le imprese individuali e i professionisti che:

#. nell’anno precedente ed a regime:

hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a ##mila euro

non hanno avuto lavoratori dipendenti o collaboratori (anche a progetto)

non hanno effettuato cessioni all’esportazione

non hanno erogato utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro

#. nel triennio precedente non hanno effettuato acquisti di beni strumentali per un ammontare superiore a ##mila euro (per quelli utilizzati soltanto in parte nell’ambito dell’attività di impresa o di lavoro autonomo si considera un valore pari al ##% dei relativi corrispettivi)

#. iniziano l’attività e presumono di possedere i requisiti di cui ai punti #) e #). Il limite dei ##mila euro di ricavi o compensi deve essere rapportato all’anno (ad esempio, per una nuova attività che inizia il #° settembre #### il limite è di ##mila euro, ossia i #/## di ##mila).

Inoltre, non si applica il regime dei minimi a:

• coloro che si avvalgono di regimi speciali Iva (per esempio, agenzie di viaggio e turismo, vendita di sali e tabacchi, ecc.)

• i non residenti

• chi, in via esclusiva o prevalente, effettua attività di cessioni di immobili (fabbricati e terreni edificabili) e di mezzi di trasporto nuovi

• chi, contestualmente, partecipa a società di persone, associazioni professionali o a società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per la trasparenza fiscale



Con riferimento all’aspetto più importante, ossia se la l’attività economica che si andrà a svolgere sia configurabile come “cessione di beni” ovvero come prestazioni di servizi.

In primo luogo si rileva che all’interno del commercio elettronico il Legislatore distingue commercio elettronico diretto e commercio elettronico indiretto.

Nella prima fattispecie, tutta la transazione commerciale (acquisto, cessione e consegna) avviene per via telematica, cioè attraverso la fornitura in rete di prodotti virtuali. Tale settore si caratterizza in ragione del fatto che i servizi (es. software) vengono dematerializzati alla partenza dal prestatore e materializzati all’arrivo dal destinatario (download).

Nella seconda fattispecie, la transazione (accordo e pagamento) avviene per via telematica, ma la consegna del bene avviene “tradizionalmente”.

Il perimetro del commercio elettronico diretto - L’art. #, co. #, Reg. UE ###/#### sancisce che “I «servizi prestati tramite mezzi elettronici», di cui alla direttiva ####/###/CE, comprendono i servizi forniti attraverso Internet o una rete elettronica e la cui natura rende la prestazione essenzialmente automatizzata, corredata di un intervento umano minimo e impossibile da garantire in assenza della tecnologia dell'informazione”. Il co. #, art. #, Reg. UE ###/#### definisce le operazioni rientranti all’interno del commercio elettronico diretto, mentre il successivo comma # individua le fattispecie escluse.

Ai fini IVA, dunque, le operazioni che rientrano nel commercio elettronico diretto sono considerate “servizi” e non come cessione di beni.

Ciò significa che nel caso in esame non sussiste la causa ostativa per l’accesso al regime dei minimi rappresentato dalla cessione di beni all’esportazione in quanto il contribuente andrà a fornire una prestazione di servizi e non una cessione di beni.

Si conferma che anche per l’autovettura in comodato è possibile detrarre le spese di gestione (carburante, manutenzione) al ##%. Su questo punto è importante mettere in evidenza che il limite di euro ##.### dei beni strumentali. Quindi il ##% del valore di mercato (quattroruote) dell’autovettura utilizzata deve essere per lo meno essere inferiore ad euro ##.###.



Domanda

#) Nei regimi minimi il fatturato non dovrebbe superare i ##.### Euro annui. Sono previste eccezioni e in caso affermativo, quali sono gli oneri fiscali (o le aliquote) per il superamento di detto tetto? Ci sono sanzioni? #) Recentemente ho svolto delle prestazioni occasionali verso un Istituto e sono stato pagato con la ritenuta d’acconto (con codice fiscale). Se avrò la partita iva ai regimi minimi, posso continuare ad utilizzare la formula della ritenuta d’acconto con il codice fiscale o dovrò dare il numero di partita iva, fatturando senza iva? (oppure?) Rimango in attesa di un vostro riscontro e del preventivo per la consulenza ai miei quesiti di cui sopra. Se la consulenza dovesse comportare un preventivo per me troppo oneroso, sarebbe comunque sufficiente avere una consulenza per il quesito n. #. Grazie Cordiali Saluti ---- ---- Conegliano (TV)

Risposta

Non ci sono eccezioni al limite di ricavi di euro ##.###. Se questo limite viene superato nell’anno successivo non è più possibile fruire di questo regime agevolato. Si mette in evidenza che se l’attività viene iniziata in corso d’anno tale limite va ragguagliato ad anno. Inoltre si mette in evidenza che se nel corso dell’anno viene superato il limite di euro ##.###, ragguagliato ad anno nel caso di inizio dell’attività in corso d’anno, il regime agevolato cessa nello stesso anno.

L’accesso al regime dei minimi presuppone l’apertura della partita e quindi si dovrà emettere la fattura senza iva e senza ritenuta.



Resto a disposizione per chiarimenti


» Fai la tua domanda ai nostri avvocati esperti in Verifiche e accertamenti

INDICE
DELLA GUIDA IN Verifiche e accertamenti

OPINIONI DEI CLIENTI

Vedi tutte

ONLINE ADESSO 2602 UTENTI