LEGGE
28 febbraio 2001, n. 24 (in Gazz. Uff., 28 febbraio, n. 49). - Conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394,
concernente interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996, n. 108, recante
disposizioni in materia di usura.
Preambolo
La
Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
promulga
la seguente legge:
Articolo unico
1. Il decreto-legge 29 dicembre
2000, n. 394, concernente interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996,
n. 108, recante disposizioni in materia di usura, è convertito in legge con le
modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale.
La presente legge, munita del
sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di
osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Allegato unico
MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI
CONVERSIONE AL DECRETO-LEGGE 29 DICEMBRE 2000, N. 394
All'Articolo 1:
il comma 2 è sostituito dal
seguente:
"2. In considerazione
dell'eccezionale caduta dei tassi di interesse verificatasi in Europa e in
Italia nel biennio 1998-1999, avente carattere strutturale, il tasso degli
interessi pattuito nei finanziamenti non agevolati, stipulati nella forma di
mutui a tasso fisso rientranti nella categoria dei mutui, individuata con il
decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica
previsto dall'articolo 2, comma 2, della legge 7 marzo 1996, n. 108, in essere alla data di
entrata in vigore del presente decreto, è sostituito, salvo diversa pattuizione
più favorevole per il debitore, dal tasso indicato al comma 3. Il tasso di
sostituzione é altresì ridotto all'8 per cento con riferimento ai mutui ovvero
a quote di mutuo di importo originario non superiore a 150 milioni di lire, o
all'equivalente importo in valuta al cambio vigente al momento della
stipulazione del contratto, accesi per l'acquisto o la costruzione di
abitazioni, diverse da quelle rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e
A/9, per i quali spettano le detrazioni di cui alla lettera b) del comma 1 e al
comma 1-ter dell'articolo 13-bis del testo unico delle imposte sui redditi,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917,
e successive modificazioni. La sostituzione di cui al presente comma non ha
efficacia novativa, non comporta spese a carico del mutuatario e si applica
alle rate che scadono successivamente al 2 gennaio 2001";
il comma 3 è sostituito dal
seguente:
"3. Il tasso di sostituzione
è stabilito, per le rate con scadenza a decorrere dal 3 gennaio 2001, in misura non
superiore al valore medio per il periodo gennaio 1986-ottobre 2000 dei
rendimenti lordi dei buoni del Tesoro poliennali con vita residua superiore ad
un anno". 3. Il tasso di sostituzione è stabilito, per le rate che scadono
nel periodo 3 gennaio 2001 - 31 dicembre 2001, in misura non
superiore al valore medio per il periodo gennaio 1976 - ottobre 2000 dei
rendimenti lordi dei buoni del Tesoro poliennali con vita residua superiore ad
un anno; per le rate che scadono nel periodo 1 gennaio 2002 - 31 dicembre 2002,
al valore medio per il periodo gennaio 1977 - ottobre 2001 dei rendimenti lordi
dei buoni del Tesoro poliennali con vita residua superiore ad un anno, e così
di anno in anno di modo che l'ultimo mese, del periodo venticinquennale
considerato per il calcolo del valore medio dei rendimenti lordi dei buoni del
Tesoro poliennali con vita residua superiore ad un anno, sia sempre l'ottobre
dell'anno antecedente al periodo, con decorrenza 1 gennaio, cui si riferisce il
nuovo tasso di sostituzione.