Piani rientro
Agire per il recupero del credito significa operare nel modo più concreto per
entrare in possesso di tutta o di una buona parte del credito vantato. Questo
significa che prima di tentare la via giudiziale vi sono altre strade
percorribili le quali possono dare soddisfazione in tempi ragionevoli.
Il ricorso al tribunale deve essere considerato, infatti, come l'ultima risorsa
(salvi i casi in cui per ragioni di politica aziendale si intenda, attraverso
l'azione legale, dare immediatamente un chiaro segnale al debitore ed un chiaro
esempio al resto della clientela).
Nella fase della transazione può essere utile l'appoggio di un avvocato che
sappia "colloquiare" con il debitore e "farlo ragionare".
I presupposti perché si possa giungere ad un accordo possono essere così
sintetizzati:
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una concreta analisi dello stato patrimoniale del debitore: sarà utile per rappresentarsi nel modo più realistico la sua solvibilità e, di conseguenza, la sua reale volontà o possibilità di pagare;
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una predisposizione delle migliori garanzie (es.: titoli di credito, pegni, ipoteche, ecc.) nel caso in cui venga concesso tempo al debitore che abbia manifestato buona volontà ma sia in oggettive condizioni di difficoltà;
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un efficace "piano" di pagamento o rientro, che permetta di essere soddisfatti nel più breve tempo possibile ma consenta, appunto, al debitore di pagare: inutile chiedere subito tutto a chi può dare poco per volta.