Nek procedimento di verifica dello stato passivo del fallimento non possono essere inserite azioni revocatorie

Non è consentito utilizzare il procedimento di formazione e di verificazione dello stato passivo fallimentare, che è diretto unicamente all'individuazione, quantificazione e graduazione dei crediti verso il fallito e in cui sono preminenti gli interessi di celerità nello svolgimento del giudizio, al diverso fine di dare ingresso ad azioni revocatorie volte, non già a paralizzare in tutto o in parte il credito vantato, ma al recupero dei crediti attraverso la proposizione di domande riconvenzionali che comportino l'acquisizione di un maggiore attivo, qualora dette domande siano solo genericamente e indirettamente ricollegabili al rapporto sul quale il creditore ha fondato la propria pretesa e non invece rigorosamente dipendenti dal titolo dedotto in giudizio. (Corte di Cassazione Sezione 1 Civile, sentenza del 25 settembre 2007, n. 19929)

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