Sentenze in Fallimento

• 20/09/2017

  I bilanci sono prova imprescindibile ma non prova legale, ai fini della prova da parte dell'imprenditore della sussistenza dei requisiti di non fallibilità

  Corte di Cassazione, Sezione 6 1 civile, Ordinanza 7 settembre 2017, n. 20918

• 08/02/2017

  Il curatore fallimentare ha legittimazione attiva all'esercizio di qualsiasi azione di responsabilità

  Corte di Cassazione, Sezione U civile, Sentenza 23 gennaio 2017, n. 164

• 27/10/2016

  Il curatore può sciogliere il contratto preliminare con il quale un imprenditore poi fallito ha promesso di acquistare un immobile in corso di costruzione

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 16 giugno 2016, n. 12462

• 20/10/2016

  Per la partecipazione al giudizio fallimentare l'avviso di udienza viene notificato all'imprenditore presso l'indirizzo PEC del quale e' obbligato a dotarsi

  Corte di Cassazione, Sezione 6 civile, Sentenza 9 settembre 2016, n. 17884

• 17/02/2016

  Il beneficiario del contributo pubblico nel pagamento degli interessi previsto dall’art. 6 L. n.194/1984 non è l’istituto di credito mutuante

  ACorte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 11 febbraio 2016, n. 2756

• 04/12/2015

  Non è corretto far decorrere il termine annuale, di cui all’art. 147 l.f. dalla dichiarazione di fallimento

  Corte di Cassazione, Sezione 6 civile, Ordinanza 25 novembre 2015, n. 24112

• 13/11/2015

  La scientia decoctionis si può desumere dal reiterato ritardo nel pagamento delle fatture

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 10 settembre 2015, n. 17906

• 21/10/2015

  In sede arbitrale non possono essere fatte valere ragioni di credito vantate verso una parte sottoposta a fallimento o ad amministrazione straordinaria

  Corte di Cassazione, Sezione U civile, Ordinanza 21 luglio 2015, n. 15200

• 21/10/2015

  Il curatore può sciogliere il contratto preliminare stipulato dal fallito fino all'avvenuto trasferimento del bene

  Corte di Cassazione, Sezione 2 civile, Sentenza 16 settembre 2015, n. 18149

• 11/10/2015

  a domanda di rivendicazione di somme gia' acquisite ad un fallimento deve essere proposta nelle forme previste dagli articoli 93 e segg. della L.F.

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 1 ottobre 2015, n. 19658

• 26/06/2015

  Nel fallimento la società affittuaria non può pretendere il diritto di prelazione d'acquisto sul ramo d'azienda in affitto

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 16 aprile 2015, n. 7753

• 18/06/2015

  In caso di fallimento del locatario il contratto è risolto se la volontà di avvalersi della clausola risolutiva espressa è precedente alla sentenza di falliment

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 18 maggio 2015, n. 10087

• 27/04/2015

  Solo gli importi eccedenti i limiti di quanto necessario al mantenimento del fallito e della sua famiglia sono inefficaci

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 8 aprile 2015, n. 6999

• 24/04/2015

  L'artigiano va considerato un normale imprenditore commerciale, come tale sottoposto alle procedure concorsuali

  Corte di Cassazione, Sezione U civile, Sentenza 20 marzo 2015, n. 5685

• 27/03/2015

  Nel fallimento la banca può sempre eccepire i propri crediti in compensazione del debito verso il correntista

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 4 marzo 2015, n. 4380

• 27/03/2015

  crediti de professionista derivanti dall'attivita' di consulenza ed assistenza sono prededucibili nel fallimento

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 5 marzo 2015, n. 4486

• 04/03/2015

  Il credito garantito da ipoteca rilasciata dal socio va riconosciuto come credito ipotecario

  Corte di Cassazione, Sezione U civile, Sentenza 16 febbraio 2015, n. 3022

• 30/06/2014

  Nel giudizio sul rendiconto fallimentare passivamente legittimato resta sempre il curatore in proprio

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 9 maggio 2014, n. 10111

• 06/05/2014

  Nel giudizio promosso dal curatore del fallimento del creditore, per ottenere l’adempimento di un’obbligazione, il debitore non può opporre la quietanza - rilasciata dal creditore all’atto del pagamento - quale confessione stragiudiziale del pagamento stesso

  Corte di Cassazione, Sezione 2 civile, Sentenza 17 aprile 2014, n. 8949

• 29/04/2014

  In tema di azioni nei confronti dell'amministratore di societa', a norma dell'articolo 2395 cod. civ., il terzo e' legittimato, anche dopo il fallimento della società

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 10 aprile 2014, n. 8458

• 29/04/2014

  Nella disciplina dettata dall’art. 160, comma 2, n. 2, l. fall., nel testo applicabile ratione temporis anteriore al d.l. n. 35/2005, la cessione deve riguardare tutti i beni esistenti nel patrimonio del debitore alla data della proposta di concordato, tranne quelli indicati nell’art. 46

  Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza n. 8966 del 17 aprile 2014

• 06/03/2014

  La sussistenza dello stato di insolvenza dell'imprenditore deve essere accertata puo' essere desunta anche da elementi acquisiti in tempo successivo, primo fra tutti le risultanze dello stato passivo che non siano contestate

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 5 febbraio 2014, n. 2561

• 18/12/2013

  Per poter revocare una rimessa bancaria, effettuata sul conto corrente di una società nell’anno precedente alla dichiarazione di fallimento, il curatore ha l’onere di dimostrare che la Banca conosceva lo stato d’insolvenza della debitrice

  Corte di Cassazione, Sezione 6 civile, Ordinanza 19 novembre 2013, n. 25952

• 18/12/2013

  Nella revocatoria fallimentare di rimesse bancarie, ai sensi dell’art. 67, comma 2, legge fallimentare vigente prima della riforma di cui al d.l. n. 80/2005, vanno considerate revocabili le singole rimesse su conto corrente scoperto

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 21 novembre 2013, n. 26136

• 18/12/2013

  Il fallito che continua a lavorare deve destinare parte degli introiti a soddisfare i creditori. Solo il residuo può essere trattenuto per esigenze alimentari

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 22 novembre 2013, n. 26206

• 12/11/2013

  La società estinta a seguito di cancellazione dal registro delle imprese mantiene la capacità di stare in giudizio sia nel procedimento per la dichiarazione di fallimento sia nelle eventuali successive fasi impugnatorie

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 13 settembre 2013, n. 21026

• 04/11/2013

  In tema di class action, non si può ritenere che nel sistema fallimentare il curatore sia titolare di un potere di rappresentanza di tutti i creditori, indistinto e generalizzato

  Documento Massime e integrali Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 9 ottobre 2013, n. 22925

• 04/11/2013

  Ai fini della commissione del reato di bancarotta semplice per aver aggravato il proprio dissesto, astenendosi dal richiedere la dichiarazione di fallimento, va anche provata la colpa grave

  Corte di Cassazione, Sezione 5 penale, Sentenza 24 ottobre 2013, n. 43414

• 26/07/2013

  In caso di società di fatto intercorrente fra consanguinei, la prova della esteriorizzazione del vincolo deve essere particolarmente rigorosa e non è di per sé sufficiente la dimostrazione di finanziamenti/pagamenti ai creditori dell'impresa da parte del congiunto dell'imprenditore

  Corte di Cassazione, Sezione 1 civile, Sentenza 5 luglio 2013, n. 16829

• 13/06/2013

  In assenza di determinazione, da parte del giudice delegato, delle somme che il fallito è autorizzato a trattenere, dovrà essere il giudice penale ad effettuare, incidentalmente, la valutazione richiesta dall'art. 46 della L. Fall.,

  Corte di Cassazione, Sezione 6 penale, Sentenza 5 giugno 2013, n. 24493