Opponibilità domanda violazioni ai limiti legali della proprietà – trascrizione

Con la sentenza n. 13523/2006, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno definitivamente risolto il conflitto giurisprudenziale e dottrinario relativo alla trascrivibilità ex art. 2653, n. 1, c.c. della domanda giudiziale diretta a far valere il rispetto dei limiti legali della proprietà. Le S.U., in particolare, hanno fatto propria un’argomentazione già espressa dalla Cassazione nella sentenza n. 3902/1979, in forza della quale “quando il proprietario di un immobile denuncia la violazione di un limite legale da parte del vicino, mira non già a far accertare il diritto di proprietà o l’esistenza della tutela vincolistica di essa ma a far valere l’inesistenza di iura in re a carico della detta proprietà suscettibile di dar luogo a una servitù che esoneri il convenuto dal rispetto di tale limite legale, cioè esercita una negatoria servitutis”. Ne consegue, pertanto, che l’azione diretta al rispetto del limite violato rientra nella previsione dell’articolo 2653 n. 1 c.c., e come tale è soggetta al regime di pubblicità dichiarativa della trascrizione.

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