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Legge sull'affido condiviso e convivenza more uxorio
Pubblicata il 09/11/2006
La nuova disciplina dell'affido condiviso, introdotta dalla L. 8 febbraio 2006, n. 54 non ha inciso in alcun modo sui criteri di ripartizione delle competenze processuali tra il Tribunale ordinario ed il Tribunale per i minorenni in ordine alle liti che possano insorgere tra conviventi more uxorio che abbiano prole minorenne, mancando un'esplicita abrogazione dell'art. 38 disp. att. c.c.
La legge n. 54/2006 ha, in effetti, inciso solamente sul merito della regolamentazione dell'esercizio della potest? dei genitori, stabilendo che le nuove norme abbiano a trovare applicazione anche ai "procedimenti relativi ai figli di genitori non coniugati".
E' del tutto evidente l'intento di introdurre una disciplina sostanziale unitaria dei rapporti tra genitori e figli, fondata sul principio dell'affidamento condiviso e destinata ad operare ogni qual volta la crisi della coppia genitoriale comporti la cessazione della convivenza.
Trib. Monza Sez. IV, Ord., 11-10-2006