Le lettere possono costituire un marchio sicché non si può negare loro per principio un carattere distintivo

Le lettere possono costituire un marchio sicché non si può negare loro per principio un carattere distintivo. La Commissione di Ricorso dell'UAMI dopo aveva respinto la domanda di registrazione dei un marchio costituito da una sola lettera per mancanza di carattere distintivo: aveva ritenuto che poiché il marchio, è costituito dalla fedele riproduzione della lettera greca minuscola «?», senza alterazioni grafiche, i consumatori di lingua greca non avrebbero riscontrato in tale segno l'indicazione dell'origine commerciale dei prodotti oggetto dalla domanda di registrazione del marchio. Il Tribunale in primo grado e la Corte di giustizia hanno annullato tale decisione affrmando che le lettere possono costituire un marchio sicché non si può negare loro per principio un carattere distintivo, dovendosi verificare effettivamente caso per caso se il segno sia idoneo a distinguere, agli occhi del consumatore medio, i prodotti di una determinata impresa da quelli di diversa provenienza. Il carattere distintivo di un marchio deve essere sempre valutato in concreto con riferimento ai prodotti o ai servizi indicati e, anche se dalla giurisprudenza risulta che la Corte ha riconosciuto l'esistenza di alcune categorie di segni che potrebbero più difficilmente avere un carattere distintivo ab initio, essa non ha tuttavia dispensato gli uffici dei marchi dal procedere ad un esame in concreto del loro carattere distintivo. I giudici ricordano altresì come, riguardo al fatto che il segno in causa è costituito da una singola lettera senza alterazione grafica, la registrazione di un segno come marchio non sia subordinata alla constatazione di un certo livello di creatività o d'immaginazione linguistica o artistica da parte del titolare del marchio.

(Sentenza Corte Giust. CE 09/09/2010, n. C 265/09 P)

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