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Io e mio fratello siamo unici eredi legittimi di nostra madre deceduta alcuni giorni fa, padre deced...
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Quesito risolto:
Io e mio fratello siamo unici eredi legittimi di nostra madre deceduta alcuni giorni fa, padre deceduto da quattro anni e successione chiusa.
Sta per aprirsi la successione di mia madre. Mio fratello sostiene che le somme ricevute da lui e da me dai nostri genitori quando essi erano in vita debbano rientrare nella massa ereditaria. Tali somme sono state elargite a entrambi per importi diseguali, e a vario titolo (sostegno economico mensile per uno di noi due fratelli in un momento di difficoltà, contributo all'accensione di un mutuo casa, contributo all'acquisto di automobili e strumentazioni di lavoro, contributo per ristrutturazione appartamento...). Non esiste alcuna scrittura contabile di tali somme. Le uniche due fonti sono una memoria scritta da mio fratello sotto dettatura di mia madre, riportante somme e causali (un foglio scritto a mano senza alcuna data e firma) e i ricordi miei e di mio fratello sulla somme ricevute, che divergono solo su due delle dodici elargizioni elencate (io non ricordo, mio fratello sì). Sulle altre dieci i nostri ricordi convergono. A parte le eventuali convergenze o divergenze, in ogni caso il saldo delle elargizioni - a mio debito -, a parere di mio fratello dovrebbe entrare nella massa ereditaria, perciò io gli dovrei dei soldi. La domanda è: queste somme entrano nella massa ereditaria come sostiene mio fratello, o ne sono escluse, e in ogni caso quale sarebbe la motivazione? Grazie
Inviato: 3641 giorni fa
Materia: Testamento
Pubblicato il: 18/11/2014
Riscontro la sua richiesta di consulenza come appresso.
Va subito premesso che ritornano nella massa le donazioni.
Ciò accade secondo il meccanismo della collazione.
L'istituto della collazione è previsto dall'art. --- al capo II del titolo IV del codice civile relativo alla divisione ereditaria.
Questa collocazione effettuata dal legislatore ci fa già intendere come la collazione sia funzionale alla divisione della eredità ed ha lo scopo da aumentare la massa ereditaria da dividere.
Nella collazione, invece, non ci sono legittimari da tutelare, ma una eredità da dividere, ed è necessario che questa eredità sia completamente divisa comprendendo per intero anche i beni che vi sono usciti a causa di donazioni.
Tanto premesso, le donazioni fittiziamente ritornano nella massa e poi si formano le quote.
Va vista anche la disponibile.
Infatti, se sono state fatte delle donazioni, si valuta se le stesse hanno leso la quota di legittima di uno dei figli.
Il de cuis infatti poteva disporre di una quota da destinare a chiunque.
Cosa diversa accade invece per i prestiti, che il testatore in vita ha effettuato.
Questi sono crediti della massa.
Più chiaramente i debiti, in questo caso lei e suo fratello dovrete restituire i sodi prestati.
E poi si dividerà.
Vi è però che non si restituisce quello che si è avuto da oltre dieci anni.
In altri termini, se c'è donazione questa deve essere restituita, se c'è un debito perchè sua madre le ha fatto un prestito ad es questo va restituito se non sono decorsi i dieci anni.
Nel suo caso, è sicuro che è donazione e non debito?
Se fosse debito, come innanzi detto, potrebbe essere già estinto.
Altra cosa che deve valutare se è debito, se sua madre le ha mai scritto o detto alla presenza di testimoni di restituire le somme.
In tal caso, al prescrizione decennale si estingue.
Resto a disposizione per eventuali richieste di chiarimenti o assistenza.
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Le liberalità oggetto del mio quesito risalgono tutte a molto più di dieci anni fa e - variamente suddivise tra me e mio fratello e tutte prive ormai di documenti contabili - hanno le seguenti causali: bonifico mensile a sostegno reddito, contributo accensione mutuo casa in occasione nozze, ristrutturazione alloggio, acquisto attrezzature da lavoro, acquisto autovetture, acquisto caldaia domestica. Di nulla i miei genitori hanno mai chiesto rimborso tranne "ristrutturazione alloggio" che mio fratello ha promesso e non mantenuto (anche qui niente pezze d'appoggio, solo una confidenza di mia madre ora deceduta).In tutti casi le elargizioni avvennero mediante bonifico o assegno c\c. La domanda: date causali e remotezza, queste somme vanno incluse nella massa ereditaria? Grazie
Le causali non dicono molto sull'animus donandi.
la prova che l'abbiano fatta per volontà liberale è molto rigorosa.
Conviene sostenere che sono prestiti.
E' l'unico modo per non restituire nulla
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