Mio padre è appena morto, non disponeva di alcun bene immobile, aveva diritto ad una pensione con as...

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Quesito risolto:
Mio padre è appena morto, non disponeva di alcun bene immobile, aveva diritto ad una pensione con assegno accompagnatorio per la l'invalidità, non aveva denaro liquido e disponeva di un conto corrente sul quale veniva pagata la pensione. Ora visto che siamo - fratelli di cui uno di un precedente matrimonio e la madre/sposa come dobbiamo procedere per l'eredità che non c'è? Per spiegare meglio con il fratello della prima moglie di mio padre non ci sono mai stati rapporti amichevoli e quindi è importante sapere come dobbiamo notificare il fatto che non vi siano beni da ereditare?
Cordialmente,

Inviato: 3786 giorni fa
Materia: Testamento
Pubblicato il: 15/09/2014

expert
Il Professionista ha risposto: 3784 giorni fa
Riscontro la sua richiesta di consulenza come appresso.
Nel messaggio mi riferisce che è deceduto suo padre, il quale
non disponeva di alcun bene immobile;
non aveva denaro liquido;
percepiva la pensione di accompagnamento o invalidità;
disponeva di un conto corrente sul quale veniva accreditata la pensione.
Mi riferisce altresì che gli eredi sarebbero quattro figli di cui uno di un precedente matrimonio e la moglie attuale.
Mi chiede come regolare i rapporti con la famiglia della moglie di suo padre.
Come correttamente lei sostiene, non essendoci patrimonio immobiliare o denaro non si può parlare di massa ereditaria attiva.
Non se se vi sono mobili di valore nell'abitazione occupata da suo padre.
In caso positivo, questi dovrebbero essere divisi.
Per la verità il coniuge potrebbe anche vantare ex art.--- c.c il diritto ad usare l'immobile fino a che vive.
Dovrebbero essere divisi anche gli oggetti che gli appartenevano ad es. oggetti d'oro.
La divisione dovrebbe essere effettuata in favore dei figli in parti uguali ed il secondo coniuge.
Il primo non ha diritto se è divorziato.
La successione del coniuge separato invece e non ancora divorziato è equiparata a quella del coniuge non separato a condizione che non sia addebitata la responsabilità della separazione con sentenza passata in giudicato al momento dell'apertura della successione.
Al coniuge separato con addebito di responsabilità è riservato un assegno vitalizio se già ne beneficiava al momento dell'apertura della successione.
Per procedere alla successione il coniuge separato dovrà partecipare all'apertura della successione con gli altri eredi se vi sono.
Il secondo ha diritto se il matrimonio religioso risulta trascritto nei registri civili.
Siccome utilizza il termine sposa, sembrerebbe che ci sia stato solo un matrimonio religioso
Le quote devono essere le seguenti, in assenza di testamento -/- alla moglie e -/- ai figli in parti uguali.

Ex art.--- c.c infatti quando con il coniuge concorrono figli, il coniuge ha diritto alla metà dell'eredità, se alla successione concorre un solo figlio, e ad un terzo negli altri casi
-
In ogni caso, se mi dice che non vi sono neppure beni mobili da dividere, non le resta che comunicare anche con racc a.r a chi rivendica qualcosa che allo stato non le risulta che vi sia massa ereditaria da dividere.
Non è tenuto a fare altro.
Chi rivendica la qualità di erede o comunque la proprietà di beni mobili o immobili da dividere dovrà attivarsi per individuare detti beni e fare quanto necessario per addivenire ad una divisione.
Tant'è che l'ordinamento sanziona chi non si attiva prevedendo la estinzione del diritto ad ereditare anche se dopo dieci anni.
In altri termini, non spetta a lei comunicare se c'è o meno l'eredità ma a chi ha interesse farsi avanti per la divisione (se sussistono beni da dividere.!)
Resto a disposizione per eventuale richieste di chiarimenti ed assistenza
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