HO -- ANNI E -- ANNI E MEZZO DI CONTRIBUTI.dA CIRCA - ANNO LAVORO A TEMPO INDETERMINATO DA UN ARTIGI...

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Quesito risolto:
HO -- ANNI E -- ANNI E MEZZO DI CONTRIBUTI.dA CIRCA - ANNO LAVORO A TEMPO INDETERMINATO DA UN ARTIGIANO. IN QUESTI ANNI HO FATTO IN TEMPI DIVERSI LA CASSA IN DEROGA , L'ULTIMA SCADE ALLA FINE DICEMBRE.IO VORREI SAPERE SE NEL ---- IL MIO DATORE DI LAVORO VORRA' CHIEDERE ANCORA LA CASSA IN DEROGA SE POSSO RIFIUTARE E CHIEDERE DI ESSERE LICENZIATA PER POTER USUFRUIRE DELL'ASPI CHE NEL ---- MI ACCOMPAGNA ALLA PENSIONE E SE LUI NON SI PUO' RIFIUTARE VISTO CHE IL LAVORO E' POCHISSIMO OPPURE SE DEVO ACCETTARE PER FORZA LA CASSA IN DEROGA. GRAZIE
Inviato: 3584 giorni fa
Materia: Verifiche e accertamenti
Pubblicato il: 12/02/2015

expert
Il Professionista ha risposto: 3582 giorni fa
In via generale si rileva che gli ammortizzatori sociali in deroga, la cosiddetta cassa integrazione in deroga, forniscono un sostegno economico ai lavoratori dipendenti che non possono beneficiare della cassa integrazione guadagni, ordinaria o straordinaria. In particolare la cassa integrazione in deroga ha, negli ultimi anni, fornito una tutela ai lavoratori delle imprese che, per dimensioni o settore, non possono accedere agli ordinari ammortizzatori.
La gestione degli ammortizzatori in deroga è demandata alle Regioni, ma dal -° agosto ---- opera la nuova disciplina introdotta dal decreto interministeriale -----, pubblicato il - agosto sul sito del ministero del Lavoro , che stabilisce i criteri di ordine generale a cui le Regioni devono attenersi, salvo un periodo transitorio, fino al -- dicembre ----, durante il quale le Regioni stesse possono darsi regole, in deroga a quelle stabilite dal decreto.
Possono richiedere il trattamento di Cigd solo le imprese di cui all'articolo ---- del Codice civile, con l'esclusione quindi dei datori di lavoro non imprenditori, fra cui i professionisti. Con le nuove disposizioni aumenta l'anzianità aziendale richiesta per l'accesso dei lavoratori al trattamento di Cigs, precedentemente fissata in -- giorni. Ora il trattamento può essere concesso ai lavoratori subordinati, con qualifica di operai, impiegati e quadri, compresi gli apprendisti e i lavoratori somministrati, purché in possesso di una anzianità lavorativa, nel ----, di almeno - mesi presso l'azienda richiedente, che sale a -- mesi nel ----.
La cassa integrazione in deroga dura:
- dal -° gennaio ---- e fino al -- dicembre ----, purchè non oltre gli -- mesi in un anno;
- dal -° gennaio ---- e fino al -- dicembre ----, non oltre i - mesi in un anno.
La domanda deve essere presentata dal datore di lavoro entro -- giorni dalla sospensione dell'attività, corredata dal verbale di accordo sindacale e dall'elenco dei lavoratori interessati, alla Regione competente (o, solo per alcune Regioni, alla Direzione Regionale del Lavoro) che autorizza le richieste di CIG in deroga.
Il trattamento economico è pari all'--% della retribuzione, comprensiva di eventuali ratei di mensilità aggiuntive, che il dipendente avrebbe percepito per le ore di lavoro non prestate tra le zero e il limite dell'orario contrattuale (non oltre le -- ore settimanali). L'importo non può superare il limite massimo mensile annualmente stabilito. Il periodo è accreditato figurativamente a fini pensionistici.
Per il pagamento Il datore di lavoro deve presentare mensilmente all'Inps i modelli per l'erogazione del trattamento entro e non oltre il venticinquesimo giorno del mese successivo a quello di fruizione del trattamento (mod. SR--).
Alla luce di quanto sopra esposto, con riferimento ai quesiti posti, si precisa quanto segue:
-) La domanda di cassa integrazione in deroga deve essere corredata dal verbale di accordo sindacale; in mancanza di accordo sindacale la cassa in deroga non può essere concessa;
-) Pertanto il lavoratore non può direttamente rifiutarsi di aderire alla cassa in deroga, ma può rappresentare ai sindacati le proprie esigenze e, quindi, chiedere agli stessi che il suo nominativo non sia incluso nell'elenco dei lavoratori interessati dalla cassa in deroga; ciò al fine di concordare con il datore di lavoro il proprio licenziamento per poter fruire dell'Aspi.

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