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La successione ereditaria non è una giusta causa di revisione dell'assegno divorzile
Pubblicata il 22/06/2007
Ciò in quanto, il legislatore, subordinando la revisione dell'assegno alla sopravvenienza di giustificati motivi non ha inteso stabilire un automatismo fra i miglioramenti della situazione economica del coniuge obbligato, successivi al divorzio, e l'aumento dell'assegno. Difatti, spiega la Corte, ove la richiesta di modifica venga a fondarsi unicamente su tali miglioramenti, è necessario che si valuti se ed in quale misura il coniuge che richiede la rivalutazione dell'assegno possa ritenersi titolare di un affidamento a un tenore di vita correlato a detti miglioramenti, in relazione alla loro natura. La S.C. ha, poi, confermato l’orientamento già consolidato in tema, in forza del quale tra tali incrementi, in ogni caso, non possono ricomprendersi i miglioramenti dovuti ad eredità ricevute dall'onerato dopo il divorzio, risultando privi di collegamento con la situazione economica dei coniugi durante il matrimonio e con il reciproco contributo datosi nel corso di esso.