La volontà del testatore espressa nella scheda testamentaria non è soggetta a giudizio di legittimità

L'interpretazione della volontà del testatore espressa nella scheda testamentaria si risolve in un accertamento di fatto demandato al giudice di merito e quindi sindacabile in sede di legittimità solo per violazione delle regole di ermeneutica previste dal codice civile in materia di contratti (fatta eccezione per quelle incompatibili con la natura di atto unilaterale non recettizio del testamento) o per vizi logici e giuridici attinenti alla motivazione. (Cassazione – sezione II civile – 5 ottobre 2007 n. 20975).

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